lunedì 18 gennaio 2010

N. GC / 131 / 2009: PROGETTO DEFINITIVO COLLEGAMENTO AUTOSTRDALE DALMINE- COMO-VARESE - VALICO DEL GAGGIOLO - ED OPERE AD ESSO CONNESSE (AUTOSTRADA PE

COMUNE DI SOLBIATE OLONA
Provincia di Varese

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE


Pubblicata all’Albo Pretorio
DAL
AL
N. REG. _______



N. GC / 131 / 2009 del Reg. delle deliberazioni.



OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO COLLEGAMENTO AUTOSTRDALE DALMINE- COMO-VARESE - VALICO DEL GAGGIOLO - ED OPERE AD ESSO CONNESSE (AUTOSTRADA PEDEMONTANA) - PROPOSTA MODIFICA VIADOTTO “SOLBIATE OLONA”


L’anno 2009 addì 14 del mese di Luglio alle ore 21:00 nella sede comunale, su convocazione del Sindaco, si è riunita la Giunta municipale.


Risultano:


Presenti
MELIS LUIGI SALVATORE
MACCHI PIETRO ANGELO
SANSALONE MARIO
CAPRIOLI SAMANTHA
DE SIMONE MARIA CRISTINA

Assenti
ASPESANI ANDREA
GADDA VALTER PIERO ROBERTO


Partecipa il Segretario comunale, Dott. PIETRO MICHELE GUERRA.
Il Sig. MELIS Luigi Salvatore Sindaco, assunta la presidenza e constatata la legalità dell'adunanza dichiara aperta la seduta e pone in discussione la pratica segnata all’ordine del giorno.



Oggetto: Progetto Definitivo collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse (Autostrada Pedemontana) - PROPOSTA MODIFICA VIADOTTO “SOLBIATE OLONA”


LA GIUNTA COMUNALE

PREMESSO che:
- in data 21/04/2009 è pervenuto da Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. il progetto definitivo relativo al collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo e delle opere ad esso connesse (Autostrada Pedemontana);
- in data 18 giugno 2009 si è tenuto un incontro tra questo Comune e il Direttore Generale di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., arch. Umberto Regalia;
- in tale occasione questa Amministrazione è venuta a conoscenza di un problema riguardante la copertura dell’opera denominata Viadotto Solbiate Olona;

CONSIDERATO che:
• l’assenza, nel suddetto progetto definitivo, della previsione di opportune protezioni dall’inquinamento acustico e atmosferico in corrispondenza del suddetto viadotto è in netto contrasto con il territorio interessato in quanto trattasi di territorio densamente abitato su entrambi i versanti della valle del fiume Olona;
• migliorare la qualità dell'abitare è il fine ultimo di ogni studio e progetto in materia architettonica e urbanistica, come del resto è prescritto nel nostro PRG: "… Il Piano Regolatore Generale, mediante un razionale assetto del territorio e organizzazione delle strutture pubbliche e private, si propone il perseguimento del massimo di qualità di vita..." (art. 1.2, finalità del Piano Regolatore Generale, Parte Prima, PRG vigente di Solbiate Olona, Variante 2003 - Fase B );
• lo studio di Impatto Ambientale dell’Opera effettuato da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., in linea con gli standard normalmente impiegati, rileva uno stato di fatto del rumore compreso fra i 55 ed i 65 dB(A) nel fondovalle (interessato da transito stradale parallelo all’Olona) e fra i 40 ed i 50 dB(A) in corrispondenza delle zone residenziali di Solbiate Olona e Gorla Maggiore, disposte al margine dei due versanti;
• nel medesimo studio si prevede un incremento dei livelli di pressione sonora dell’ordine dei 5-10 dB(A) nelle zone residenziali, considerati anche gli interventi di mitigazione acustica previsti dal progetto, e che in mancanza di questi la situazione non può che peggiorare notevolmente, pur restando compatibile con le elevate soglie di accettazione previste dal D.P.R. 142 del 30 marzo 2004;
• si rileva, altresì, la scarsa efficacia della soluzione tipologica di protezione acustica adottata nel progetto, in quanto trattasi di barriere laterali ed il rumore del traffico si propaga verso l’alto,dove sono localizzati i centri abitati;
• per quanto sopra esposto, questa amministrazione ritiene indispensabile l’adozione di un’adeguata copertura per il viadotto Solbiate Olona, per difendere la qualità dell’abitare, diritto di ogni cittadino, senza però trascurare gli aspetti paesaggistici e ambientali ad esso connessi;
• qualora il Ministero dei Beni Ambientali ritinga non appropriata la copertura in plexiglass, normalmente utilizzata in questi casi e proposta dai progettisti dell’infrastruttura autostradale, questa amministrazione intende chiedere sin d’ora l’adozione di una diversa scelta tipologica ribadendo l’indispensabilità di una copertura per il viadotto in questione;
• la richiesta di copertura del viadotto non comporta la sottovalutazione dell’impatto paesistico di tale opera, poiché la presenza del viadotto risulterà essere, di per sé, un’importante interferenza visiva con il contesto;
• si ritiene essenziale lo sviluppo di uno specifico e approfondito studio di inserimento paesistico, considerando tutti i punti di vista, sia il fondovalle che il margine dei versanti, e considerando anche tutte le componenti indispensabili del manufatto;
• attualmente la progettazione di tale viadotto risulta essere embrionale e le imponenti fondazioni costituite da due pilastri di grande diametro non sono certo meno invasive di una copertura in plexiglass;
• esiste una ricca gamma tipologica e morfologica di cui è possibile avvalersi e che la poetica del paesaggio è importante, ma è altrettanto importante e doveroso da parte dell’ amministrazione tutelare i propri cittadini (si veda in proposito il progetto della Tangenziale Est di Milano che prevede la copertura dell’attraversamento del quartiere Stella a Cologno Monzese denominato “progetto silenzio rete 55” presentato in occasione del concorso di idee indetto dalla Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali);
• se non è possibile mitigare il viadotto inserendolo mimeticamente nel contesto, lo stesso dovrebbe essere trasformato in un’opera architettonica importante e contemporanea, che consideri anche principi di sostenibilità come le energie rinnovabili (vedi ponte Goshiki-Zakura-Ohashi) ovvero di ingegneria naturalistica, materiali eco-compatibili, effetti indotti come il degrado che potrebbe verificarsi al di sotto del viadotto (che sarà a soli 11 metri di altezza da una pista ciclabile la cui frequenza è già alta e destinata a crescere);
• comparando costi e qualità e ispirandosi ai numerosi modelli presenti nella letteratura italiana ed europea, si potrà giungere alla giusta soluzione, che non trascuri sia il valore di impatto ambientale che la qualità dell’ abitare;
• da qualche anno, questa amministrazione, unitamente ai Comuni limitrofi, si è impegnata a rivalutare il fondovalle dell’Olona, deturpato dall’industrializzazione selvaggia e incontrastata del passato e che grazie ad un lungo e difficile lavoro si è arrivati all’istituzione da parte della Provincia di Varese ( in data 29.03.2006 con delibera della Giunta Provinciale n. 96 ) del PLIS del Parco del Medio Olona;
• la realizzazione della pista ciclopedonale, un’accurata manutenzione del verde e l’organizzazione di diverse manifestazioni hanno dato nuova vita e impulso alla nostra valle;
• allo studio ci sono diversi progetti, tra i quali quello che presto diventerà esecutivo ed interesserà una porzione di parco sul territorio di Gorla Maggiore, riguardante la creazione di “aree umide” intese come aree adiacenti il letto del fiume adibite al contenimento delle acque in eccesso e al conseguente sviluppo della flora, prima, e della fauna, poi, che ivi troverà il proprio habitat naturale;
• esistenti in passato e poi cancellate dal susseguirsi degli interventi dell’uomo, le aree umide vengono riproposte avvalendosi di sistemi eco-compatibili nel totale rispetto dell’ambiente, mediante la creazione di vasche e canneti, costituiti esclusivamente da materiali naturali, che raccoglieranno le acque di prima pioggia per una fitodepurazione affidata al lavoro aerobico dei batteri e saranno importanti isole di approdo per la fauna di passaggio nel periodo migratorio;
• l’obiettivo di tale progetto è di promuovere percorsi culturali per scolaresche, associazioni o singoli, affiancando alle “aree umide” anche un giardino botanico che riporti nel fondo valle le specie autoctone perse negli anni, come ontano nero, pioppo, gelso, etc.;
• tale lavoro rischia di venire vanificato se non verranno utilizzati tutti gli accorgimenti possibili per limitare i danni ambientali che l’inquinamento sia acustico che atmosferico provocherà;

RITENUTO, pertanto, per i motivi sopra esposti, di chiedere una modifica del progetto definitivo di che trattasi che preveda la copertura del viadotto “Solbiate Olona” e, qualora non fosse possibile mitigarne l’impatto inserendola mimeticamente nel contesto, la realizzazione di un’opera architettonica importante e contemporanea, che tenga conto dei principi di sostenibilità;

VISTO il parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio in ordine alla sola regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49, 1° comma, del D.Lgs.n. 267/00;

Visto lo statuto comunale;

Visto il D.Lgs.n. 267/00;

con voti unanimi espressi nei modi e termini di legge


DELIBERA

a) di proporre, per i motivi esposti in premessa, la modifica del Progetto Definitivo del collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse (Autostrada Pedemontana), relativa al viadotto denominato “Solbiate Olona, consistente nella copertura dello stesso e - qualora non fosse possibile mitigarne l’impatto inserendola mimeticamente nel contesto - la realizzazione di un’opera architettonica importante e contemporanea, che tenga conto dei principi di sostenibilità


LA GIUNTA COMUNALE

con successiva votazione unanime

DELIBERA

di rendere la presente immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D.Lgs.n. 267/00, considerata l’urgenza di provvedere in merito.

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Allegati: pareri ex D.Lgs. 267/00; *******************************************************************************
Adempimenti conseguenti: UFFICIO TECNICO.
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